Scendendo da Castelnuovo il fiume si è scavato una valle a V tra due montagne molto vicine, sembra che l'acqua separi le Apuane dall'Appennino.
Veloce e perfetto leviga le roccie frà i pendii franosi, poi, l'Appennino e le Apuane si allontanano lasciando al loro posto un paesaggio quasi pianeggiante, fertile, con un microclima perfetto, sono territori preziosi per l'agricoltura locale, per lo più scomparsa.
Salendo un pò in alto tra la fitta vegetazione si intravede un percorso alternativo al fiume costruito con l'asfalto in tempi recenti.
Ha appena smesso di piovere.
Da qui rivediamo il fiume attraversato da due ponti che tengono unite le sponde, i confini.
Il gruppetto di case sulla destra è Ponte di Campia, il piccolo paese dove ho vissuto la mia infanzia. Al molino di Piezza c'è l'altro ponte attraversato dalla ferrovia.
Siamo in Concori un piccolo altopiano, sedimento delle acque che solcano questa terra, ce lo raccontano le pietre rotonde che troviamo nella terra e Gabriele, il viticoltore che crea il vino da questi vigneti.
Le rose a sentinella della vigna, le viti, l'uva, la cantina, il vino.
Bisnonni,
nonni,
babbo e mamma …
Michela prepara uno spuntino, Marco chiude gli occhi
Tutto questo è frutto della terra di cui la rosa è sentinella.
Mi regalo una zolla con le sue radici,
le mie.
Il lungo rumore arriva da lontano,
sferraglia,
avverte al suono di tromba il suo passaggio,
è arrivato il momento di ripartire.