Il viaggio continua attraverso i solchi che ha creato l'acqua nel suolo per arrivare al mare.
E' comune l'idea che un fiume parta da una sorgente, questo si credeva anche per il fiume Serchio, invece del Serchio ne esistono due rami: quello della valle di Sillano e di Soraggio che insieme formano il ramo appenninico del Serchio. A Piazza al Serchio si congiunge all'altro ramo, quello che proviene dalla Apuane.
Il Serchio di Soraggio ha le sue origini nelle vallate di Soraggio e di Dalli: le prime sorgenti sono nei prati che precipitano dal Passo di Romecchio. Il ramo di Soraggio scende a valle costeggiando gli alpestri paesini di Brica e di Metello, raccoglie le acque dell’Aneda, un corso d’acqua perenne proveniente dalle pendici del monte Prado (2054 m. s.l.m., il monte piu’ alto della Toscana) e del monte Vecchio (1982 m. s.l.m.), e s’unisce poi al ramo di Sillano, appena superata questa localita’.
Chiediamo indicazioni per raggiungere il fiume e poi il ponte della centrale. Ci raccontano che i sentieri oramai abbandonati "un ci passino più njanco i cinghiali, voialtri tenetevi a monte..."
Il passaggio diventa subito fittissimo di arbusti e rovi, il sentiero sparisce divorato dalla fitta vegetazione in letargo.
Inaspettati segnali di comunicazioni umane.
LICHENI, FUNGHI, MUSCHIO
Un groviglio da attraversare, aprire un passaggio, avere una direzione.
LO SBARRAMENTO
Il CIELO
LA TERRA
L' ACQUA
LE ISOLE
Pensando a loro, si raccoglie la terra più vicina all'acqua.